Pisa, 25 settembre 2014 - Workshop su APP e salute
II business dei dispositivi mobili è associato alla crescente disponibilità di "App" per tutti i gusti, che vanno dal gioco alla gestione della propria salute e denaro.
Per le App che vengono utilizzate in ambito sanitario o che comunque sono d'interesse della salute della persona è però necessario riflettere sulla fragilità della sicurezza di alcuni dispositivi, la potenziale perdita o indisponibilità di dati. A tale proposito nei mesi scorsi l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un'indagine su alcune applicazioni scaricabili su smartphone e tablet proprio per verificare il grado di trasparenza sull'uso delle informazioni degli utenti italiani, le autorizzazioni richieste loro per scaricare le applicazioni e il rispetto della normativa italiana sulla protezione dati. Gli esiti di tale indagine sono stati resi noti il 10 settembre scorso.
Le Autorità privacy ai Big delle app: gli utenti vanno informati sull’uso dei loro dati
Le Autorità per la privacy, raggruppate nella rete internazionale del Global Privacy Enforcement Network (GPEN), hanno chiesto alle piattaforme che propongono app su smartphone e tablet di obbligare gli sviluppatori ad informare gli utenti, prima che questi scarichino le APP sugli eventuali dati personali che verranno raccolti e sul loro uso. APIHM, che da tempo evidenzia benefici e rischi connessi all'uso delle APP, aveva infatti organizzato lo scorso 25 settembre a Pisa un interessante workshop per trattare i nuovi aspetti del trattamento dei dati legati all'uso di queste nuove tecnologie.
Stop del Garante alla pubblicazione sul sito ALS di identità e patologie di un minore
Il Garante per la privacy ha vietato ad una Asl l'ulteriore diffusione sul sito web istituzionale dei dati personali di un minore dai quali era possibile risalire alla sua identità e alle sue patologie. L'Azienda sanitaria aveva pubblicato in internet le delibere relative alla liquidazione di fatture per l'inserimento di un minore in una comunità terapeutica riabilitativa, contenenti la descrizione dei disturbi di cui soffriva il ragazzo associati alle iniziali del suo nome e del cognome. Ritenendo illecito il trattamento, l'Autorità ha quindi vietato alla Asl l'ulteriore diffusione in internet dei dati personali del ragazzo contenuti nelle fatture e nelle delibere. E' stata disposta la non pubblicazione del provvedimento ai sensi dell'art. 24 del Regolamento del Garante del 1° agosto 2013.
Sleale negare l’anonimato alle 'madri segrete'
Il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro, in una intervista rilasciata a "La Stampa", mette in guardia sul pericolo di non garantire la segretezza del parto. La madre che al momento del parto abbia deciso di non essere nominata va rispettata e tutelata dal trauma che potrebbe subire nel rivivere, a distanza di anni e su sollecitazione esterna, quella scelta non certo facile.Ciò che il legislatore deve però garantirle è la possibilità di rivedere, in piena autonomia, quella decisione. Mai come in questi casi sono indispensabili un'estrema riservatezza e accortezza nella comunicazione di dati così importanti, la cui rivelazione può comportare traumi anche irreparabili e rompere equilibri delicatissimi su cui non solo i singoli, ma anche le loro famiglie costruiscono la propria vita.
Nessun problema per le ricette in farmacia o nelle sale d’attesa degli studi medici, ma occorre consegnarle in busta chiusa
Le ricette mediche possono essere lasciate presso le farmacie e gli studi medici per il ritiro da parte dei pazienti, purché siano messe in busta chiusa. Lasciare ricette e certificati alla portata di chiunque o perfino incustodite, in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici, viola la privacy dei pazienti.
Con una lettera inviata al Presidente della federazione italiana medici di medici generale (Fimmg), il Presidente del Garante per la privacy, Antonello Soro, è intervenuto per sgombrare il campo da allarmi ingiustificati su presunti divieti dell'Autorità, che si sono diffusi nei giorni scorsi a seguito di articoli e lettere dei lettori apparsi su alcuni quotidiani.
Seminario "Le politiche di Open Data nel SSN, caratteristiche, limiti e potenzialità alla luce della normativa vigente"
In data 19 novembre 2014, si è tenuto presso la e-health Conference, a Roma, un seminario sugli OPEN data in sanità, intitolato "Le politiche di Open Data nel SSN, caratteristiche, limiti e potenzialità alla luce della normativa vigente", organizzato dalla APIHM (Associazione Privacy and Information Healthcare Manager), ancora una volta i temi trattati da questa associazione anticipano alcune delle esigenze dei prossimi anni, la materia degli open data, sopratutto per gli enti che trattano dati sensibili, è un tema la cui gestione dev'essere attentamente bilanciata in ambito sanitario. Come sempre accade negli eventi APIHM, le diverse anime delll'associazione hanno caratterizzato l'evento, osservando il tema proposto da differenti angolazioni: giuridiche, tecnologiche, pratiche.
Le politiche di Open Data nel SSN, caratteristiche, limiti e potenzialita alla luce della normativa vigente
Nell'ambito di e-HEALTH CONFERENCE, che si svolgerà a Roma il 18-19 settembre, APIHM sarà presente organizzando un evento focalizzato all'analisi delle politiche di Open Data nel Servizio Sanitario Nazionale. Discutere di un punto di equilibrio «tra apertura del patrimonio informativo pubblico e protezione dei dati personali» e al contempo pensare, in modo costruttivo, alcune possibili modalità perché tale obiettivo venga concretamente perseguito, rappresenta l'oggetto di questo evento. Saranno analizzate caratteristiche, limiti e potenzialità alla luce della normativa vigente. E' infatti utile individuare modelli organizzativi utili alla valutazione e gestione dei rischi, misure negoziali (licenze d'uso) e strumenti tecnologici per massimizzare i vantaggi dell'economia digitale nel pieno rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone, tra cui quello alla vita privata e alla privacy.
Brochure dell'evento |