Il Garante per la privacy ha vietato ad una Asl l'ulteriore diffusione sul sito web istituzionale dei dati personali di un minore dai quali era possibile risalire alla sua identità e alle sue patologie. L'Azienda sanitaria aveva pubblicato in internet le delibere relative alla liquidazione di fatture per l'inserimento di un minore in una comunità terapeutica riabilitativa, contenenti la descrizione dei disturbi di cui soffriva il ragazzo associati alle iniziali del suo nome e del cognome. Ritenendo illecito il trattamento, l'Autorità ha quindi vietato alla Asl l'ulteriore diffusione in internet dei dati personali del ragazzo contenuti nelle fatture e nelle delibere. E' stata disposta la non pubblicazione del provvedimento ai sensi dell'art. 24 del Regolamento del Garante del 1° agosto 2013. 

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