L’evoluzione della comunicazione medico-paziente nell’era delle app e della messaggistica istantanea implica molte opportunità ma anche sfide legate alla protezione dei dati personali, alla confidenzialità e all’efficacia della comunicazione. Il Garante privacy offre importanti indicazioni per orientarsi e apre a spunti di riflessione trasposti in un contributo pubblicato il 4 aprile scorso.

Una complessa istruttoria durata oltre due anni ha permesso al Garante di far luce sulle problematiche in termini di titolarità e contrattualizzazione delle attività di trattamento di un Progetto che prevedeva di costituire un “database aperto” volto a migliorare le cure del paziente. Ecco cosa è emerso.

Il Provvedimento del Garante privacy n. 170 del 27 aprile 2023 non sarà, presumibilmente, l’ultimo tassello della vicenda della Biobanca Ogliastrina, ma ha offerto all’Autorità l’occasione di porre in luce la necessità per ogni Titolare di attualizzare e concretizzare il principio di accountability. Ricostruiamo la vicenda.

L’introduzione della data protection e della compliance alle relative normative nelle valutazioni di qualità degli studi clinici consentirebbe un livello di eticità diffusa e offrirebbe un vantaggio collettivo. Il provvedimento del Garante Privacy che fa anche luce sulla sfaccettata disciplina dell’articolo 110 del Codice Privacy e sull’interlocuzione con il comitato etico è commentato qui.