La risposta al quesito sulla possibilità di scambio di informazioni dalle Asl verso le scuole è contenuta in una lettera che l'Autorità ha inviato alla Regione. Che si difende: “Le Asl hanno indicato solo casi ‘da meglio verificare’, che includono i non vaccinati ma anche chi non è registrato all’anagrafe vaccinale o la cui registrazione presenta errori. Così abbiamo evitato all’85% delle famiglie di dovere produrre la documentazione”. La nota del Garante

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