L’Autorità Garante lo scorso 1° ottobre ha dichiarato illecito l'utilizzo a fini disciplinari dei dati sensibili delle detenute di una Casa circondariale effettuato dall'Amministrazione penitenziaria.

Questo infatti non risulta conforme alla disciplina relativa al trattamento dei dati personali in quanto privo di fonte di legge legittimante ai sensi di quanto disposto dall’articolo 20, comma 2, del Codice e risulta lesivo dei diritti delle persone detenute

Il trattamento dei dati sensibili dei detenuti è invece previsto, senza menzione di sanzioni disciplinari, nell'ambito dell'attività di assistenza sanitaria nei confronti dei soggetti detenuti.

Il Garante ha fornito l’8 ottobre scorso un parere al Ministero della difesa in ordine a uno schema di decreto recante le modalità per l'adozione del sistema del doppio certificato per il personale militare.

Lo schema prevede che il militare assente per motivi di salute trasmetta il certificato medico con la sola prognosi, al superiore diretto e il certificato medico recante sia la prognosi sia la diagnosi sia trasmessa al competente organo della sanità militare, affinché, "venga verificata la persistenza dell'idoneità psico-fisica ad attività istituzionali connesse alla detenzione o all'uso delle armi, ovvero comunque connotate da rischio o controindicazioni all'impiego".

Dopo poco meno di un anno dal suo ultimo provvedimento in materia di dossier sanitario, l’Autorità Garante privacy è tornato a ribadire che l’accesso ai dati sanitari dei pazienti deve esser consentito solo ai professionisti sanitari che assistono il paziente in quel momento e solo per il tempo necessario alla cura.

In particolar modo il Garante con il provvedimento n. 550 del 22 ottobre 2015 (doc. web n. 4449114) ha notificato all’Azienda USL 11 di Empoli una serie di violazioni riscontrate nella gestione degli oltre 350 mila dossier sanitari dei cittadini che si sono rivolti alla struttura.   

Le irregolarità  emerse dal controllo ispettivo  riguardano, in particolare, l’informativa priva degli elementi essenziali ed inidonea per consentire alle persone una scelta libera e consapevole se costituire o meno il dossier e la criticità degli accessi indiscriminati al sistema informatico che permette ad ogni medico della struttura di consultare i referti sia dei propri pazienti sia di qualsiasi altra persona che avesse effettuato un esame clinico presso l’azienda.

Il 2015 è stato un anno dove APIHM ha organizzato numerosi eventi di grande successo. L'anno si chiude con il workshop "Privacy e sicurezza in sanità: strategie manageriali e profili di responsabilità" che si è svolto il 18 dicembre presso il Palazzo dei Congressi di Pisa.

All’evento, nonostante l’approssimarsi delle festività di fine anno, hanno partecipato in moltissimi, da tutt’Italia, compresi gli studenti del Master in Management delle aziende sanitarie, che della giornata hanno fatto una vera e propria giornata di formazione. L’evento, che ha visto la presenza tra i relatori di autorevoli rappresentanti del mondo accademico giuridico, economico-aziendalistico e tecnico, è stato ritenuto molto significativo dall’Ordine degli avvocati di Pisa, che lo ha accreditato per ben 6 crediti formativi.

Disponibile la scheda che presenta la figura del Responsabile della protezione dei dati personali (Data Protection Officer) come definita nella proposta di Regolamento COM(2012)11 concernente la “tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati”. La normativa è attualmente ancora in fase di definizione, quindi le informazioni qui presentate vanno considerate come suscettibili di cambiamenti.

SCHEDA