Ci stiamo avviando a concludere un anno importante e denso di iniziative per APIHM: quattro convegni, il rinnovamento del sito e l’idea della newsletter, che speriamo siano state apprezzate. Non è poco per una Associazione come la nostra, la cui forza è rappresentata dall’entusiasmo e dalla passione dei soci e dei sostenitori. Abbiamo in programma molte altre iniziative per il 2015: seguici sul sito e sulla newsletter, non mancheremo di tenerti informato. Intanto, metti subito in agenda l’evento di febbraio ! 

Buon Natale e Buon 2015 a tutti !

Con nota del 6 agosto 2014 e successiva comunicazione integrativa del 12 settembre 2014, l'Università degli studi di Firenze ha formalizzato la richiesta ai sensi degli artt. 19, comma 2 e 39, comma 1, lett. a), del Codice al fine di ottenere l'autorizzazione a comunicare all'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi (A.O.U.C.) informazioni di natura personale, in particolare le "anagrafiche complete del personale universitario che opera a qualsiasi titolo nelle strutture ricomprese nella azienda" ed altre informazioni del cui trattamento l'ateneo è titolare.

Le Autorità per la privacy, raggruppate nella rete internazionale del Global Privacy Enforcement Network (GPEN), hanno chiesto alle piattaforme che propongono app su smartphone e tablet di obbligare gli sviluppatori ad informare gli utenti, prima che questi scarichino le APP sugli eventuali dati personali che verranno raccolti e sul loro uso. APIHM, che da tempo evidenzia benefici e rischi connessi all'uso delle APP, aveva infatti organizzato lo scorso 25 settembre a Pisa un interessante workshop per trattare i nuovi aspetti del trattamento dei dati legati all'uso di queste nuove tecnologie.

Rilevata da parte del Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza una irregolare gestione del trattamento dei dati di un impianto di video sorveglianza, il Garante per la Protezione dei dati Personali ha ordinato alla  San Petronio s.r.l. i pagare la somma di euro 10.000,00 (diecimila) a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione di cui all'art. 162, comma 2-bis. 

Testo integrale del provvedimento

Il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro, in una  intervista rilasciata a "La Stampa", mette in guardia sul pericolo di non garantire la segretezza del parto.  La madre che al momento del parto abbia deciso di non essere nominata va rispettata e tutelata dal trauma che potrebbe subire nel rivivere, a distanza di anni e su sollecitazione esterna, quella scelta non certo facile.Ciò che il legislatore deve però garantirle è la possibilità di rivedere, in piena autonomia, quella decisione. Mai come in questi casi sono indispensabili un'estrema riservatezza e accortezza nella comunicazione di dati così importanti, la cui rivelazione può comportare traumi anche irreparabili e rompere equilibri delicatissimi su cui non solo i singoli, ma anche le loro famiglie costruiscono la propria vita.